giovedì 20 settembre 2012

Cinema - Gli equilibristi salvato dalle interpretazioni


Nella selezione di Alberto Barbera della 69esima mostra del cinema di Venezia, la scelta é caduta su film decisamente drammatici e deprimenti, tra quelli usciti nelle sale,fino ad ora, parliamo del film di Bellocchio Bella addormentata, gli Equilibristi, del leone d'oro Pietà o Era il figlio di Ciprí, scopriamo che l'argomento trattato é spesso poco allegro o addirittura triste, pieno di problematiche esistenziali e sentimentali. 
Mai come quest'anno uscire dal cinema é spesso catartico e liberatorio per lo spettatore, coinvolto in storie altamente drammatiche e infelici. Gli equilibristi non é da meno in questo baillamme veneziano, opera terza di Ivano De Matteo (la bella gente), presentato a Venezia nella sezione Orizzonti, si racconta di una società in equilibrio precario, come dal titolo gli assistenti sociali definiscono "equilibristi" i nuovi poveri, coloro che dopo vicissitudini familiari, non riescono piú a rientrare nel loro sereno quotidiano, e quindi a barcamenarsi per la sopravvivenza, causa un improvviso sconvolgimento della loro vita.
In circa cento minuti di visione, infatti, vedono protagonista Valerio "Romanzo di una strage" Mastandrea nei panni di Giulio, quarantenne dalla vita apparentemente tranquilla che, fedifrago nei confronti della moglie Elena, con le fattezze della Barbora Bobulova di "Immaturi"! (2011), una volta scoperto si trova a dover constatare quanto sia minimo il confine tra benessere e povertà.Una vera e propria odissea fatta di lavori in nero, dormite in automobile e progressiva perdita di sicurezze, tanto realistica quanto capace di coinvolgere non poco lo spettatore finita in preda alla tanto discussa crisi (e non solo lui).Un film interessante ma dagli argomenti desueti, messo in scena con semplicità e con una regia di stampo televisivo, senza sussulti o grandi emozioni che non aggiungono nulla a tutto ció che é stato detto e trattato sull'argomento. il film scorre tra situazione spesso banali e poco credibili, vedi il telefonino sempre carico nonostante il protagonista viva per strada o di una moglie insensibile ed estranea ad un calvario che porta il protagonista alla distruzione totale. 
Niente di nuovo all'orizzonte solo una piccola storia di quotidiana sofferenza interpretata splendidamente dal sempre bravo Valerio Mastandrea e da una sottotono Barbora Bobulova. Purtroppo un cinema italiano fiacco e risaputo!
di Michele Falcone


Il trailer ufficiale del Film

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